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Tra la vita e la morte avrei scelto la metrica

by Campidilimoni

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1.
Speranza 04:28
2.
Psicopompo 01:44
Anche se ti sembra il male, io devo proprio dirtelo La voglia di capelli rossi e seni è solo un sintomo la libido tace, giace in pace come il Cristo  il problema è quel coniglio nero lì sul mio soffitto se pensi che io sia uno qualunque come tanti o ignori gli olocausti o le dita sui pulsanti Vietnam o Rushmore o peggio ancora Bambi  tutti quanti sono stati rottamati senza orgasmi e al mondo non ho molto a parte il mio psicompompo: ha il manto color piombo e nemmeno un pelo biondo! e oggi guardo Harvey, studio Roger, così apprendo che il bello del deserto non su tutti ha un effetto  a me piace così tanto che me lo porto a letto tanto non mi sento solo fino a che ho un coniglio dentro il mio psicopompo sa benissimo chi sono: un orfano di efelidi aka l'ultimo uomo Ogni nuovo big bang dura più di un weekend quando il modo cade e tu rimani in piedi è tutto bad
3.
È mille volte meglio avere una dea, piuttosto che un dio, anche se una dea crea problemi e spesso comporta un riavvio Un dio maschio è più ergonomico lo trovi subito dietro l'angolo tra le cose più semplici del mondo viene poco dopo il diavolo ma un dio maschio mi annoia non mi emoziona neanche un'ora è molto meglio una dea Troia, cioè inespugnabile passata alla storia io ne ho una che funziona a meraviglia: la dea del quasi sia nobilita la menzogna in buona fede, giustifica la bugia! io e la mia dea siamo gente che si vuole bene veramente anche se siamo quasi lontani quasi vicini come gli angeli di Wenders potrei affidarmi ad altro ma non avrebbe effetto purtroppo è che a me piace dire “quasi fatto” quando invece non ho fatto affatto è la dea del quasi sia che mi governa la testa mediante le voci gli psicologi sono uomini, e condannano i miei precetti apocrifi non capiscono che sopperisco alla mancanza di nuove croci noi non abbiamo dee anche se cerchiamo chi ne faccia le veci cerchiamo la mamma sin dall'alba delle nostre prime fasi  in fondo noi siamo i tipici individui che non sono felici, ma quasi l'adozione dell'avverbio addolcisce frasi come baci ma non serve non è un rosso che diventa verde o un premio per chi perde è nei quasi che noi tutti diventiamo quasi bugiardi  non lo siamo del tutto soltanto perché resistiamo continuando a usarli e io quindi sono sincero quando dico quasi invece di certo quando mi dici sì mi pare che invece tu lo faccia per scherzo quasi quasi potrei darti tanti baci quasi quasi quasi noi potremmo essere sposi quasi quasi quasi tra sì e no io dico quasi quasi stringimi le mani se mi ami fallo quasi quasi quasi dico quasi sulle basi quasi quasi quasi faccio i quiz per gli avvocati quasi quasi quasi non ti chiamo tu morta quasi poi risorgi con il tablet come nuova o quasi quasi quasi riempio la casualità di quasi non amo i quadri, come amo i quasi quasi quasi quasi riempio la tua bocca dei miei quasi e quasi quasi con la bocca piena tu mi allaghi  quasi quasi forza napoli o quasi quasi quasi al largo coi pirati (quasi) quasi quasi parli alle mie orecchie faccio basi quasi quasi mi piaci dipende dai casi  ad esempio ieri sera addormentati, quasi quasi quasi , eccitati quasi quasi affezionati
4.
Televisione 01:27
Guardare poca tv ci ucciderà più dell’alta velocità quasi quanto la felicità ma meno della sua ricerca però tu la tieni spenta, dici che ti addormenta se entra nella tua routine beh devo dirti che per me non sarà mai così io sono mediocre se non ci fosse la serialità non sopporterei più la gente che muore tu superi la televisione, ma io non mi sento inferiore sto benissimo così con me non temo affatto la tv ma piuttosto la domo come faccio col caffè è semplice se ci pensi: stagionizzare fa bene ai nervi nessun addio é effettivo se la vita scorre lungo i teleschermi non si sprecherà più fiato per dire ciao o anche arrivederci non si conteranno i giorni ma gli episodi aspettando di rivedersi distaccarsi è sacrosanto, è giusto farlo con droghe e alcool ma io da te prendo il largo guardando uno schermo piatto vattene pure se ci tieni, per me va bene, tutto ok per non piangere basta guardare altro o semplicemente evitare il replay
5.
Un sogno all’incontrario - dove tu mi dici no Non lo faccio molto spesso, Dio dice che non si può Quando mi succede lo segrego, lo annego Se mi chiedi cosa sogno io sto zitto oppure nego Viviamo in tempi duri per chi pensa in modo strano È una monarchia del Sì dove ogni no muore soldato Per vivere - basta soltanto avere discrezione Perciò Taci, il nemico ti ascolta: Sogna con attenzione Malgrado i terapeuti ne neghino l’esistenza La normalità succede, a patto che tu abbia pazienza Abbandona la ricerca proustiana del tempo perso E schifa la mucciniana, ché la felicità è uno scherzo Quello che conta davvero è l’assenza di alti e bassi più sexy del silenzio? Trovi solo barba e baffi! Ricorda, prendimi come esempio di uomo sbagliato, Che sogno di dormire anche se già da un po’ sono sdraiato Un sogno all’incontrario dove tu mi dici no Mi fa pensare al sesso nel senso che non lo so Quando ci succede è uno sfacelo, uno zero è più allegro un cimitero del letto dove mi svelo nuda fai paura come un diktat europeo, ma vestita mi spaventi più del ballo del liceo crei tensione, mi uccidi a colpi di frustrazione nei miei sogni mi fai ciao dalla cella di una prigione film bianco o buco nero, non fa alcuna differenza per me che sogno che ti voglio ma poi inverto la mia tendenza Un sogno all’incontrario dove tu mi dici no Se te lo raccontassi chissà se ameresti lo show Io non credo, fidati è meglio tenerlo segreto, tu non ti chiami Julia ma puoi sempre essere un veleno, sogno un ceto medio quieto quasi quanto il cielo ma mi tremano le mani disinnescando un reggiseno e che ci posso fare se mi assale un senso di ansia io con te tu con me, viene sempre mal di pancia chissà se esistono cure, a parte medicine (nocive per l’organismo e dubbie doti curative) servono rimedi ma di efficacia garantita o forse solo ricordare la posizione prestabilita Nel mio sogno all’incontrario dove tu mi dici no Siamo in pieno iperuranio non sento una voce off Niente mantra, nella testa c’è più calma che in grecia dentro una banca È un silenzio sensuale come la Francia Sto bene, spero solamente non ci siano TOTEM! Sopravvaluti il reale che non ha nessuna dote Un sogno all’incontrario dove tu mi dici no È una forma di difesa da forme di “cambierò”
6.
È mille volte meglio avere una dea, piuttosto che un dio, anche se una dea crea problemi e spesso comporta un riavvio Un dio maschio è più ergonomico lo trovi subito dietro l'angolo tra le cose più semplici del mondo viene poco dopo il diavolo ma un dio maschio mi annoia non mi emoziona neanche un'ora è molto meglio una dea Troia, cioè inespugnabile passata alla storia io ne ho una che funziona a meraviglia: la dea del quasi sia nobilita la menzogna in buona fede, giustifica la bugia! io e la mia dea siamo gente che si vuole bene veramente anche se siamo quasi lontani quasi vicini come gli angeli di Wenders potrei affidarmi ad altro ma non avrebbe effetto purtroppo è che a me piace dire “quasi fatto” quando invece non ho fatto affatto è la dea del quasi sia che mi governa la testa mediante le voci gli psicologi sono uomini, e condannano i miei precetti apocrifi non capiscono che sopperisco alla mancanza di nuove croci noi non abbiamo dee anche se cerchiamo chi ne faccia le veci cerchiamo la mamma sin dall'alba delle nostre prime fasi  in fondo noi siamo i tipici individui che non sono felici, ma quasi l'adozione dell'avverbio addolcisce frasi come baci ma non serve non è un rosso che diventa verde o un premio per chi perde è nei quasi che noi tutti diventiamo quasi bugiardi  non lo siamo del tutto soltanto perché resistiamo continuando a usarli e io quindi sono sincero quando dico quasi invece di certo quando mi dici sì mi pare che invece tu lo faccia per scherzo quasi quasi potrei darti tanti baci quasi quasi quasi noi potremmo essere sposi quasi quasi quasi tra sì e no io dico quasi quasi stringimi le mani se mi ami fallo quasi quasi quasi dico quasi sulle basi quasi quasi quasi faccio i quiz per gli avvocati quasi quasi quasi non ti chiamo tu morta quasi poi risorgi con il tablet come nuova o quasi quasi quasi riempio la casualità di quasi non amo i quadri, come amo i quasi quasi quasi quasi riempio la tua bocca dei miei quasi e quasi quasi con la bocca piena tu mi allaghi  quasi quasi forza napoli o quasi quasi quasi al largo coi pirati (quasi) quasi quasi parli alle mie orecchie faccio basi quasi quasi mi piaci dipende dai casi  ad esempio ieri sera addormentati, quasi quasi quasi , eccitati quasi quasi affezionati

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Questo ep va considerato come una sorta di concept album. Il protagonista, non riconducibile alla mia esperienza diretta se non in minima parte, è una persona che si ritrova ad essere il nuovo Adamo dopo uno di quei banalissimi olocausti nucleari che voi tutti conoscete, incontra la sua Eva, coi capelli rossi e le efelidi, e non sa bene se farà o meno il grande passo di accoppiarsi per salvare il genere umano. Non gli piacciono i rapporti umani, e il sesso lo spaventa, brutta storia per l'umanità. Egli ha ansie da prestazioni, culti pagani delle incertezze, un desiderio di morte latente ma addomesticato e ricordi di relazioni passate che scaccia grazie alla televisione, inteso come televisore, intrattenimento.

Ovviamente questa è una sola delle interpretazioni, potete vederci quel che volete, una volta registrato e pubblicato credo che un brano diventi sostanzialmente di tutti.

I suoni sono in larga parte di Grillo, il mio produttore italiano preferito, e dj Parassit e Paolo Iocca hanno curato i beat di una canzone a testa. Non definirei il disco come un prodotto strettamente hip hop dal punto di vista della musica, dato anche il background dei vari collaboratori, ma al contempo penso che si possa individuare una matrice classica almeno nell'aspetto metrico, volutamente semplificato rispetto a molte cose che girano oggi e che ho fatto in passato.

Le prestazioni di livello tecnico eseguite al Nufabric Basement di Fermo sono da considerare come una collaborazione amichevole, una sorta di coproduzione, per quanto nell'immediato questo non implichi vincoli di natura artistica o professionale. Questo per dire che bravi regaz che sono stati!!

Ogni istante di questo disco è dedicato a mio padre.

credits

released October 9, 2015

"Speranza" è recitata da Marco Imparato, e prodotta da Grillo. Registrata presso l'Uruguay Supersound di Senigallia, da Giovanni Imparato. Mixata da Andrea Scardovi al Duna Studio di Russi (RA).

"Psicopompo" è prodotta da Grillo. Registrata presso l'Uruguay Supersound di Senigallia, da Giovanni Imparato. Mixata da Stefano Luciani al Nufabric Basement di Fermo.

"La dea del quasi sia - Grillo Version" è prodotta da Grillo. Voci addizionali di Paolo Galbanino. Registra e mixata da Andrea Scardovi al Duna Studio di Russi (RA).

"Televisione" è prodotta da Grillo. Cori sexy di Giovanni Imparato. Registrata presso l'Uruguay Supersound di Senigallia, da Giovanni Imparato. Mixata da Stefano Luciani al Nufabric Basement di Fermo.

"Un sogno all'incontrario (dove tu mi dici No)" è prodotta da Dj Parassit. Sample vocale tratto dal film "Snowpiercer" di Joon Ho Bong. Registrata presso il Duna Studio, da Andrea Scardovi, e mixata da Stefano Luciani.

"La dea del quasi sia - Pabliz Yocka fuckin' Dope Version!!!" è prodotta da Paolo Iocca. Synth e voci addizionali di Paolo Galbanino. Registrata e mixata presso il Duna Studio, da Andrea Scardovi.

Tutti i testi sono di S. Procaccini, con esclusione de "La dea del quasi sia", i cui ultimi 8 versi del ritornello sono stati scritti da Paolo Galbanino, e "Speranza" che è un estratto dal testo tradotto del film "La collina dei conigli", di Martin Rosen.

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Campidilimoni Falconara Marittima, Italy

Campidilimoni è Sebastian Procaccini, vive a Falconara Marittima, e si diverte poco. Queste sono le sue canzoncine, ora esce il disco, poi molto probabilmente smette. Ciao.

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